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Cos’è la mediazione: La mediazione è una procedura di risoluzione delle controversie in base alla quale una terza persona imparziale (il Mediatore) assiste le parti in conflitto al fine di favorire il raggiungimento di un accordo. A tal fine il Mediatore guida la negoziazione e orienta le parti verso la ricerca di accordi reciprocamente soddisfacenti che consentano di risolvere la controversia definitivamente. Se le parti raggiungono una soluzione, sottoscrivono un accordo che ha valore di titolo esecutivo. Se, invece, non riescono a comporre il conflitto, possono concludere il procedimento in qualsiasi momento ed avviare ogni iniziativa, anche in sede giudiziaria, al fine di tutelare i propri interessi.
Differenza tra mediazione ed arbitrato: Il Mediatore non esprime alcuna opinione e non emette nessuna decisione in ordine all'oggetto della disputa. Nell'arbitrato, invece, il terzo imparziale viene chiamato ad emettere una vera e propria sentenza (quindi, in definitiva, giudica).
I vantaggi della mediazione: a) rapidità: mentre la durata media di un giudizio civile ordinario si protrae per anni, il procedimento di mediazione può risolversi in uno o più incontri e ha una durata massima di sei mesi, eventualmente prorogabili con il consenso delle parti.
b) creatività: l’accordo tra le parti può avere ad oggetto anche beni ed interessi diversi e più ampi di quelli che potrebbero essere oggetto della sentenza del Giudice. Nell’ambito del procedimento di mediazione, infatti, le parti hanno l’opportunità di esprimere la loro posizione e di decidere così la portata del loro accordo e le modalità di composizione delle rispettive posizioni.
c) riservatezza: nulla di ciò che emerge in mediazione può essere rivelato, senza il consenso della parte, né può essere utilizzato in un eventuale successivo giudizio.
d) contenimento dei costi: le spese di mediazione hanno un costo chiaro e predeterminato in base al valore della controversia.
e) vantaggi fiscali: in base alle spese di mediazione sostenute, alle parti è riconosciuto un credito d’imposta fino ad un massimo di € 600,00. Tutti gli atti del procedimento sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi natura. Il verbale contenente l’accordo di mediazione è esente dall’imposta di registro entro il limite di € 100.000.
Come si svolge: Ricevuta una domanda di mediazione, il Responsabile dell'Organismo designa un Mediatore e fissa il primo incontro tra le parti, che deve tenersi non prima di venti e non oltre quaranta giorni dal deposito della domanda, salvo diverse esigenze. La domanda e la data del primo incontro sono comunicate all'altra parte con ogni mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione. Nel primo incontro, il Mediatore, dopo aver esposto la funzione e le modalità di svolgimento della mediazione, si adopera per supportare le parti nella negoziazione al fine di raggiungere un accordo. Le parti, e gli Avvocati che le assistono, cooperano in buona fede e lealmente al fine di realizzare un effettivo confronto sulle questioni controverse. Se richiesto da tutte le parti verranno concordati dei nuovi incontri. Il primo incontro dura al massimo due ore e si conclude con la redazione di un verbale sottoscritto da tutti i partecipanti.
Durata massima del procedimento: Il procedimento di mediazione ha una durata di sei mesi, prorogabile dopo la sua istaurazione e prima della sua scadenza, per periodi di volta in volta non superiori a tre mesi. Nelle mediazioni delegate e in quelle demandate dal giudice, il procedimento è prorogabile solo per una volta. Il termine di durata del procedimento di mediazione non è soggetto a sospensione feriale.
Assistenza dell’Avvocato: Nelle mediazioni obbligatorie è necessaria la partecipazione del proprio Avvocato. Nelle mediazioni volontarie le parti possono partecipare agli incontri senza un legale. Va precisato però che, in assenza della sottoscrizione dell’Avvocato, il verbale di accordo non costituisce titolo esecutivo
Chi partecipa agli incontri: La normativa prevede che le parti partecipino personalmente alla procedura di mediazione. Con il consenso delle parti e del Mediatore, possono essere ammessi altri soggetti (es. periti, parenti, ecc.) la cui presenza sia ritenuta necessaria o opportuna ai fini della risoluzione della questione.
Non posso partecipare personalmente: In presenza di giustificati motivi, si può delegare un terzo o il proprio Avvocato. La delega deve essere sottoscritta con firma non autenticata e deve contenere gli estremi del documento di identità del delegante e copia del documento del delegato. Il delegato deve essere investito del potere di rappresentanza e del potere di transigere, di fare concessioni o di definire in via conciliativa la controversia.
Se il chiamato non aderisce: Verrà redatto verbale di mancata adesione del chiamato che dovrà essere allegato all'eventuale e successivo atto di citazione o al ricorso. Si precisa che, dalla mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione, il giudice può desumere argomenti di prova per il successivo processo e sanzionare con il versamento di una somma corrispondente al doppio del contributo unificato dovuto per il giudizio.
Se le parti non raggiungono un accordo: In caso di mancato accordo, le parti sono libere di avviare qualsiasi iniziativa, anche in sede giudiziaria, al fine di tutelare i propri interessi.

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