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Sentenza

Il mediatore può estendere l’oggetto della trattativa alle questioni non portate in causa se ciò serve a definire il conflitto nel complesso.

Il mediatore può estendere l’oggetto della trattativa alle questioni non portate in causa se ciò serve a definire il conflitto nel complesso.

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Tribunale di Pavia, ordinanza 19.1.2015

In molti casi le questioni prospettate in giudizio evidenziano solo in parte la lite in corso, sicché appare difficile trovare una conciliazione su singoli aspetti (quelli portati dinanzi al giudice) tacendo momentaneamente su altre questioni sulle quali le parti si riservano di far valere le proprie pretese a seconda dell’andamento processuale.
Ciò è quando avvenuto nella ordinanza in commento, nella quale il giudice ha evidenziato che il mediatore ben potrebbe estendere l’oggetto della trattativa (rectius: della mediazione) ai crediti maturati anche prima o dopo l’instaurazione dell’odierna lite e non fatti valere in questo processo, così essendo evidente che l’eventuale soluzione conciliativa potrebbe definire il conflitto tra le parti nel suo complesso, mentre la sentenza potrebbe definire, tout court, solo l’oggetto di questa lite.

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